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Rivista Ottobre-Dicembre 2024

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Il mondo dell’ispezione del lavoro a 360°.
La rivista di novità, casi, analisi e approfondimenti su lavoro, contributi e sicurezza.

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Il mondo dell’ispezione del lavoro a 360°.
La rivista di novità, casi, analisi e approfondimenti su lavoro, contributi e sicurezza.

La nota del Direttore | Mauro Parisi

Tendenze e controtendenze.

L’estate 2024 appena trascorsa ci ha mostrato come, anche in materia di vigilanza pubblica, non esista una sola prospettiva da cui guardare le cose.

Non si era fatto in tempo a vedere l’entrata in vigore delle nuove disposizioni sulle penetranti verifiche d’ufficio INPS, che sono entrate in uso dal 1 settembre 2024, che già il legislatore veniva a produrre una norma di semplificazione e contenimento dei controlli pubblici, in apparenza poco compatibile con la prima.

Il minuetto recente di cui diciamo è quello innescato dalle previsioni del Decreto Legge n. 19 del 2 marzo 2024 -relativo a disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR, convertito con Legge n. 56/2024-, a cui fa da possibile contrappunto il Decreto Legislativo n. 12 luglio 2024, n. 103 -di semplificazione dei controlli sulle attività economiche, in attuazione della Legge delega n. 118/2022-.

La prima norma, al suo articolo 30, comma 10, stabilisce in senso inquisitorio che “le attività di controllo e addebito dei contributi previdenziali, ivi compresi i contributi dovuti in caso di utilizzo di prestatori di lavoro formalmente imputati a terzi ovvero a titolo di responsabilità solidale, possono fondarsi su accertamenti eseguiti d’ufficio”, ma “senza pregiudizio dell’eventuale ulteriore accertamento ispettivo”. La seconda normativa, entrata in vigore il 2 agosto 2024, favorendo le garanzie, che “l’amministrazione fornisce in formato elettronico, almeno dieci giorni prima del previsto accesso presso i locali dell’attività economica, l’elenco della documentazione necessaria alla verifica ispettiva”.

Possono convivere disposizioni sulla stessa materia improntate a opposte tensioni e scopi?

Verifiche e Lavoro, come sempre, offrirà i riferimenti necessari per orientarsi nella materia e non farsi trovare impreparati.

Indice

  • Garden center agricoli e attività commerciali
  • Recuperi INPS per i professionisti incompatibili
  • Appunti: NASPI e lavoro autonomo; Malattia del dipendente e verifica; e molto altro
  • Nuova esenzione da sanzioni amministrative per errori sanabili
  • Contributi omessi e difese anche senza l’INPS (articolo gratuito estratto dalla rivista)
  • Il ricorso contro il giudizio del medico competente

Leggi un articolo

Contributi omessi e difese anche senza l’INPS.

La Cassazione, con l’ordinanza n. 11730/2024, garantisce al lavoratore la difesa personale in caso di mancati versamenti.

di Mauro Parisi

In sintesi:

  • Il lavoratore che sospetti o sia certo di eventuali omissioni contributive, può innanzitutto denunciare i fatti e chiedere l’intervento di INPS e altri enti competenti
  • Ove si sia già determinata una compromissione pensionistica, è prevista la possibilità di agire per il risarcimento del danno e la costituzione di una rendita vitalizia
  • In ogni caso e in ogni tempo, il lavoratore ha diritto all’accertamento della regolarità contributiva, a prescindere dalla chiamata in causa dell’INPS e dalla condanna al versamento

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[V@L – Verifiche e Lavoro n. 4/2024]